D’estate, virus e batteri non vanno in vacanza. Anzi, il maggior numero di ore di insolazione durante il giorno li rende persino più energici e le alte temperature ne facilitano la moltiplicazione. In altri termini: la tosse non ha stagioni. Perché?
Perché il “virus della tosse” si è organizzato in modo da non dare tregua ai bambini. In particolare, il virus parainfluenzale di tipo 3, una delle quattro versioni che colpiscono l’uomo – è sempre presente. Ci sono poi altri agenti virali, come il rinovirus, responsabile del raffreddore, e l’adenovirus, che suscita soprattutto disturbi respiratori, che sono “sulla piazza” tutto l’anno.
Tuttavia, l’incidenza dei raffreddori, delle faringiti e degli attacchi di tosse è drasticamente diversa fra mesi invernali ed estivi. Questo succede perché in estate si trascorrono più ore all’aperto, in spazi ampi e arieggiati. Quindi il contagio, che viaggia attraverso goccioline di saliva, è più difficile.
La temperatura non c’entra nulla con l’instaurarsi della tosse. Sotto questo aspetto, dunque, l’aria condizionata è “innocente”. Una constatazione che dovrebbe guidare il comportamento dei genitori anche d’inverno e spingerli a preoccuparsi meno dell’abbigliamento. Semmai, è il caso di fare attenzione agli sbalzi di temperatura.
In estate, i sintomi di tosse e raffreddore sono più lievi perché l’organismo è in migliore salute e può difendersi più adeguatamente. Respirare aria che contiene meno agenti infettanti, meno polveri, umidificata nel modo opportuno, garantisce all’apparato respiratorio un’ossigenazione più efficiente: così si eliminano gli attacchi di tosse da secchezza delle mucose.
E poi studi di neuroimmunologia hanno dimostrato che buonumore e allegria, favoriti dal maggior irradiamento dei raggi solari, fanno funzionare meglio il sistema immunitario.
D’estate si beve di più e l’acqua, e i liquidi in generale, sono il miglior mucolitico naturale. Addirittura, quando un bambino col raffreddore fa il bagno in mare, deterge il naso e lo libera tanto quanto un lavaggio con la soluzione fisiologica. E i sintomi si estinguono più in fretta.
Dunque, se il bimbo ha la tosse tutto l’anno non è perché sia debole: in 6 anni è destinato a incontrare 40 degli oltre 500 agenti infettivi che possono far ammalare un essere umano. E a ogni incontro fabbrica gli anticorpi per difendersi in futuro. È evidente, però, che ogni “prima volta” determinerà un’infezione. Estate o inverno che sia.