L’inverno sta arrivando e oltre alla classica influenza che tutti conosciamo esistono anche delle sindromi parainfluenzali che spesso presentano una sintomatologia simile e che possono essere scambiate molto facilmente per l’influenza vera e propria. Come fare per distinguere le varie malattie da raffreddamento? Ecco alcune informazioni a riguardo.
Cosa sono
L’influenza stagionale è un disturbo del freddo, la cui trasmissione avviene da individuo a individuo attraverso le vie aeree. Le sindromi parainfluenzali sono disturbi del freddo, come la classica influenza, ma sono provocate da famiglie diverse di virus e si presentano soprattutto nei mesi che vanno da dicembre a marzo. La distinzione fondamentale sta nel fatto che nella parainfluenza sono presenti solo due sintomi su tre, sono infezioni di più breve durata, oltre che meno intense.
I sintomi
I sintomi dell’influenza stagionale includono febbre, dolori muscolari, articolari e disturbi alle vie aeree, quindi tosse, mal di gola e naso chiuso, oltre a malessere generale, mal di testa, stanchezza, inappetenza, nausea e vomito. La sintomatologia tipica dell’influenza è quindi composta da febbre, dolori e disturbi alle vie aeree: per parlare di influenza, devono essere presenti tutti e tre questi sintomi tipici. Come anticipato prima, la parainfluenza si distingue per il fatto che presenta solo due sintomi su tre rispetto alla seconda.
Le cause
L’influenza di quest’anno è causata da virus appartenenti alla famiglia degli orthomixovirus del tipo A e B. Le sindromi parainfluenzali sono invece generalmente causate da diverse famiglie di virus come gli adenovirus e gli enterovirus.
La terapia
Alla comparsa di segni e sintomi è necessario contattare il medico che stabilirà la diagnosi e le cure adatte al caso specifico. La terapia prevede soprattutto riposo a letto, una buona idratazione e una dieta che sia leggera, digeribile e nutriente, oltre all’assunzione di farmaci antipiretici e antinfiammatori per abbassare la febbre, quando si superano i 38 gradi e mezzo. Generalmente, per una comune influenza, non è necessario assumere antibiotici: questi sono, infatti, inutili contro i virus.
La prognosi
La prognosi dipende da alcuni fattori: ad esempio, dalla tempestività nell’intraprendere il giusto trattamento, dalla gravità della condizione e dalla causa scatenante, oltre che dall’età e dallo stato di salute generale del paziente. Generalmente si risolve tutto in una settimana circa, ma possono verificarsi complicazioni nei soggetti immunocompromessi e negli anziani. In questi casi è necessario non sottovalutare neppure un semplice raffreddore.